L’orgasmo è riconosciuto dalla società come estremo momento di piacere durante l’atto sessuale. Questa impossibilità di raggiungere l’orgasmo è comunemente detta anorgasmia, una problematica che può avere molteplici cause, sia fisiche che psicologiche. La gravità sta nel fatto che alcune donne credono che sia del tutto normale, altre che non ci sia soluzione e che in qualche modo siano donne “a metà”, incapaci di provare soddisfazione in una relazione fisica. Prolattina alta nelle donne: quando preoccuparsi? L’orgasmo è riconosciuto dalla società come estremo momento di piacere durante l’atto sessuale. DONNE NUDE e uomini che incontrano difficoltà nel raggiungerlo spesso tacciono questa condizione, perché temono di essere sbagliati, inadatti, tanto da adagiarsi in questa situazione con una certa rassegnazione. Donne e uomini che incontrano difficoltà nel raggiungerlo spesso tacciono questa condizione, perché temono di essere sbagliati, inadatti, tanto da adagiarsi in questa situazione con una certa rassegnazione. Questo accade soprattutto nelle donne, che a lungo hanno visto negare lo stesso piacere concesso agli uomini durante il sesso e la cui consapevolezza del proprio corpo è ancora complicata, se non un tabù da non scoperchiare. Per dare dei numeri, un’indagine Censis del 2000 ha evidenziato che solo il 34,7% delle intervistate prova un orgasmo durante ogni rapporto sessuale, DONNE NUDE alcune lo hanno addirittura raramente.

Come Avere Un Orgasmo Anale

Quando alla base non c’è una motivazione patologica irreversibile, i rimedi esistono e ogni donna che ne soffre può tornare o iniziare ad avere una soddisfacente vita sessuale, naturalmente con l’imprescindibile aiuto di un professionista. Per far sì che una donna arrivi a capire come funziona l’orgasmo femminile è fondamentale parlare di quali strutture sono coinvolte in questo “stato d’animo”. Si tratta di arrivare a percepire un insieme di sensazioni intime e soggettive, unite ai cambiamenti fisiologici della vagina e dell’area pelvica che si verificano durante il rapporto sessuale. Si costituisce di moltissime terminazioni nervose, che – se stimolate – sono responsabili della maggior parte del piacere sessuale nel corpo della donna. L’orgasmo nelle donne nasce dall’unione di sensazioni emotive che sentono e percepiscono e di meccanismi puramente fisiologici che si verificano nella vagina e nell’area pelvica circostante. Per quanto riguarda la sua anatomia, il clitoride si presenta molto diverso dal pene maschile, ma a livello di funzione si somigliano molto. Il modo più semplice per spiegare come raggiungere l’orgasmo femminile è quello di ascoltare una donna che lo ha provato e che ne parla. La loro stimolazione porta in entrambi casi dall’eccitazione fino al piacere, fino al raggiungimento dell’orgasmo. Sì, perché l’orgasmo non è un traguardo da raggiungere, ma una sensazione che va aspettata, assecondata e accolta. La protagonista indiscussa dell’orgasmo nelle donne è il clitoride, una piccola protuberanza formata da tessuto erettile all’interno della vulva, la parte esterna del sistema riproduttivo femminile, più precisamente all’intersezione anteriore delle piccole labbra.

Prova la delicatezza degli assorbenti in puro cotone!

Queste sensazioni intime, che solo una donna può capire e spiegare, donne nude comprendono il percepire come una contrazione nell’area genitale, il raggiungere un acme, il percepire un desiderio irrefrenabile di doversi liberare da un carico di emozione esplosivo e il sentirsi poi estremamente rilassata e appagata. Uno degli interrogativi più discussi di tutti i tempi è: l’orgasmo clitorideo e quello vaginale sono la stessa cosa? Orgasmo vaginale e clitorideo: quali differenze? Credenza estremamente difficile da sfatare, che porta a innescare una reazione a catena di emozioni negative, disagio e angoscia, con un’ansia da prestazione e un senso di colpa che pervadono la donna tanto da compromettere spesso il rapporto con il partner e con se stessa. Prova la delicatezza degli assorbenti in puro cotone! Si tratta di un dibattito ancora aperto, soprattutto a causa del fatto che il luogo comune è quello di pensare che l’orgasmo clitorideo sia classificabile come inferiore e meno intenso rispetto a quello vaginale. Tutta questa sfera emozionale si unisce a dei cambiamenti del corpo della donna che comprendono un progressivo afflusso di sangue alle strutture più o meno profonde dell’apparato genitale, come il plesso venoso intorno alla vagina, il corpo spongioso e i corpi cavernosi del clitoride.

L’orgasmo nella donna è provocato dalla stimolazione del clitoride in modo diretto o indiretto. Spesso è proprio l’ansia da prestazione, il desiderio di essere perfetta agli occhi del compagno o della compagna che blocca e impedisce di vivere serenamente il momento. Il fatto che la maggior parte delle donne riferisca di provare con più facilità l’orgasmo “clitorideo” è probabilmente dettato dal fatto che la parte esterna è più esposta e, anche durante la penetrazione, può essere stimolata con lo sfregamento. Non provare un orgasmo durante la penetrazione non significa essere affette da anorgasmia, perché magari con la masturbazione (da sole o per mano del partner) o il sesso orale il problema non si pone. Un blocco a livello psicologico ha infatti ricadute sul funzionamento dell’eccitazione: la lubrificazione della vagina viene meno, i muscoli dell’area perineale sono contratti e la congestione tissutale si blocca. Se una donna in solitudine, stimolando la clitoride o con l’inserimento di un dito in vagina riesce a raggiungere l’orgasmo, bisogna concentrarsi sulla relazione con il partner e su come lei vive l’atto sessuale. Le radici di questa protuberanza eccitabile, infatti, sono collocate internamente, più in profondità e si inseriscono nella parete anteriore della vagina, organo che al contrario del clitoride non ha terminazioni nervose determinanti per l’eccitazione. Quando una donna dichiara di non provare orgasmi, un buon professionista partirà indubbiamente dal cercare il dettaglio di questa affermazione.

Quindi, la domanda che sorge spontanea è: esistono dei rimedi per ovviare all’anorgasmia?

Questo insieme di fattori rende la penetrazione dolorosa e, come in un circolo vizioso, si inibisce ogni possibilità di avere un orgasmo. L’assunzione di alcuni farmaci che bloccano le vie nervose rientra tra le motivazioni, insieme a patologie come quelle endocrine. Esistono anche cause puramente fisiche che impediscono il raggiungimento dell’orgasmo e talvolta persino della stessa eccitazione. Quindi, la domanda che sorge spontanea è: esistono dei rimedi per ovviare all’anorgasmia? Comprendere come siamo fatte aiuta a migliorare l’esperienza. L’anorgasmia femminile può essere generata da un’infiammazione della pelvi e un ipertono muscolare, vulvodinia, vaginiti di varia natura, come quella da candida, endometriosi; spesso si tratta di disturbi che bloccano l’orgasmo perché danno dolore o bruciore alla penetrazione. Se il professionista individua tra le cause dell’anorgasmia infezioni o infiammazioni, la cura per il mancato raggiungimento dell’orgasmo sarà prima di tutto concentrata nella risoluzione della patologia, con antimicotici, antinfiammatori e altri rimedi farmacologici. Una consapevolezza delle sensazioni provate durante il sesso, sia a livello emozionale che fisico, è indispensabile. Anche una buona riabilitazione del pavimento pelvico con l’affiancamento di un’ostetrica o un fisioterapista aiuta a raggiungere più coscienza della propria anatomia e raggiungere l’orgasmo femminile diverrà sempre più naturale. Accanto a questi, altri responsabili possono essere uno scarso livello di estrogeni e un pH alterato, che generano scarsa lubrificazione e secchezza vaginale. Vivere con serenità il momento è un buon modo per cominciare: ogni donna è diversa e i tempi e i modi di raggiungere la gioia possono non essere gli stessi sentiti da una chiacchiera tra amiche. Qualora in autonomia non si riuscisse a vivere questa tranquillità è opportuno chiedere un aiuto senza vergogna; uno psicologo, un ginecologo, un’ostetrica possono rivelarsi un supporto straordinario. Durante la penetrazione i muscoli della vagina devono essere rilassati, ma questa è una condizione che per essere raggiunta ha bisogno di una buona dose di fiducia nel partner e sicurezza.